ATTIVITA'
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Attività e produzione di ieri
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Fin dalla sua creazione, nel lontano 1853, l’attività istituzionale dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare è stata prioritariamente votata al soddisfacimento delle esigenze sanitarie delle Forze Armate sia in tempo di pace, che ancor di più, in tempo di guerra: Lo Stabilimento, quindi, si è sempre occupato di:
- produzione di medicinali, materiale di medicatura e sanitario accessorio e plasma, quest’ultimo tramite la Banca Militare del Sangue (operativa dal 1953);
- allestimento di complessi sanitari campali di interesse strategico per uso individuale o ad uso di Reparti;
- studio, ricerca e sperimentazione di nuove formulazioni farmaceutiche, presidi medico chirurgici, materiali, mezzi ed equipaggiamenti in campo sanitario;
- controlli e collaudi di materie prime, interrmedi di lavorazione e prodotti finiti;
- elaborazione delle specifiche tecniche per la fabbricazione, distribuzione, impiego, manutenzione e conservazione dei materiali sanitari nonchè di macchinari e impianti da acquisire;
- formazione, addestramento e aggiornamento professionale delle maestranze civili e dei quadri, sia militari che civili.
Tutto ciò ha reso la produzione SCFM fino a pochi anni orsono, significativamente cospicua e di elevato profilo qualitativo: il Tariffario SCFM, negli anni 90, riportava più di 300 prodotti fra medicinali (anche preparati sterili iniettabili), materiali di medicatura, presidi medico chirurgici, allestimenti sanitari e prodotti alimentari. Tra i più famosi si possono ricordare le fiale di Chinina bicloridrato per la cura della malaria, l’Elisir di China, i Boli al Mentolo, la pomata al Metile Salicilato (un vero “toccasana” per i dolori articolari e muscolari) e tanti altri; tra questi vi sono prodotti ancora in listino. La diversificazione della produzione ed i quantitativi generalmente contenuti di ciascuna voce, soprattutto se rapportati ai volumi produttivi delle aziende farmaceutiche private, hanno da sempre imposto il criterio di produzione “a campagna”, attivando di volta in volta le varie linee produttive, in funzione delle commesse di lavoro.
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